Il Gruppo anticorruzione rileva un ritardo negli sforzi compiuti dalla Germania per rendere più trasparente il finanziamento dei partiti politici
Il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) ribadisce in un “addendum” appena pubblicato le critiche formulate nei suoi rapporti precedenti in materia di trasparenza nel finanziamento dei partiti politici in Germania.
Il nuovo documento sottolinea che, tra le venti raccomandazioni formulate, nove sono state “attuate in modo soddisfacente o trattate in modo soddisfacente”.
Il GRECO constata che sono trascorsi più di sette anni dall’adozione di un precedente Rapporto di valutazione e che non sono stati compiuti progressi per quanto riguarda, ad esempio, la raccomandazione di abbassare la soglia di 50.000 euro fissata per la divulgazione o la segnalazione immediata delle somme versate ai partiti politici a titolo di donazione, oppure la raccomandazione di pubblicare regolarmente la contabilità del finanziamento delle campagne elettorali. Tale pubblicazione potrebbe migliorare la trasparenza delle donazioni dirette versate a parlamentari e a candidati alle elezioni che sono membri di partiti politici.
“Il GRECO non può fare altro che rinnovare l’appello urgente alle autorità affinché provvedano ad attuare in via prioritaria sette raccomandazioni cui non è stato dato ancora seguito,” conclude il rapporto.
Viene tuttavia espressa soddisfazione per i progressi compiuti dalla Germania in materia di “incriminazioni.” Sono state trattate le questioni sollevate nelle raccomandazioni specifiche relative alla penalizzazione della corruzione attiva e passiva di membri di assemblee pubbliche nazionali ed estere (compresi i membri del Bundestag), pubblici funzionari stranieri, funzionari internazionali e giurati stranieri, alla corruzione del settore privato e alle norme sulla competenza giurisdizionale, ottenendo quello che il Gruppo definisce un “risultato importante”.
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